La cerimonia dei Nastri d’Argento 2025 ha premiato due cortometraggi che si sono distinti per la loro originalità e profondità narrativa: “Marcello” di Maurizio Lombardi e “Playing God” di Matteo Burani. L’evento si è svolto al cinema Caravaggio di Roma, un luogo evocativo che ha accolto il pubblico in un’atmosfera di celebrazione e ricordo. Questa edizione è stata dedicata a Stefano Amadio, un noto giornalista cinematografico recentemente scomparso, il cui impegno per il supporto di giovani talenti è stato fondamentale nel panorama cinematografico italiano.
Marcello: una dichiarazione d’amore al cinema
“Marcello”, interpretato da Francesco Gheghi, racconta la storia di due ragazzi della periferia romana. La trama ruota attorno a un atto di ribellione: i protagonisti, spinti dalla rabbia, distruggono il bar del boss del loro quartiere, dando inizio a una fuga avventurosa. Durante la loro corsa, Marcello trova rifugio in un set di Cinecittà, un incontro casuale che si rivela cruciale per la sua vita. Un elemento di grande impatto è il monologo di Adamo Dionisi, che offre una riflessione profonda sul legame tra cinema, sogno e realtà. La performance di Dionisi, che segna la sua ultima apparizione sul grande schermo, aggiunge un ulteriore strato di emozione alla narrazione.
Playing God: un’animazione audace
Dall’altro lato, “Playing God” di Matteo Burani è un’opera di animazione in stop motion che si distingue per la sua audace estetica visiva e per il tema inquietante che affronta. Realizzata in collaborazione con Arianna Gheller, l’animazione si basa sull’esperienza di Burani, un artista che dal 2010 opera nel settore come puppet maker e character designer. La storia si sviluppa in un mondo dominato da figure di argilla, che vivono e muoiono nelle mani di un creatore che gioca a essere Dio. Il corto ha debuttato alla Settimana della Critica di Venezia, ricevendo consensi per la sua capacità di affrontare temi esistenziali in modo originale e profondo.
Premi speciali e riconoscimenti
Oltre ai vincitori, i Nastri d’Argento hanno conferito premi speciali a diverse opere meritevoli:
- “La buona condotta” di Francesco Gheghi – Migliore opera prima.
- “Un lavoretto facile facile” di Giovanni Boscolo – Migliore commedia, con un cast che include Mirko Frezza, Antonio Bannò e Giorgio Colangeli.
- “Sorveglianze” di Guido Pontecorvo – Premio della Fondazione Claudio Nobis, dedicato ai giovani autori.
In aggiunta, è stato conferito il Premio Media Fenix, che offre un contributo in servizi del valore di 5.000 euro per la realizzazione di un prossimo corto. Un’ulteriore menzione speciale è stata assegnata a “Mercato libero” di Giuseppe Cacace, un’opera che affronta temi sociali attraverso le interpretazioni di Pino Calabrese e Giorgio Cantarini.
La serata di premiazione ha rappresentato un momento di celebrazione non solo per i vincitori, ma anche per tutti i partecipanti che contribuiscono a rendere il panorama del cortometraggio italiano così vivace e ricco di talento. Con la crescente attenzione verso le opere brevi, i Nastri d’Argento continuano a svolgere un ruolo cruciale nel sostenere e valorizzare la creatività di registi e autori emergenti.