La situazione dei cinema a Roma è sempre più preoccupante e richiede un’azione immediata. La Fondazione Piccolo America-Cinema Troisi, tramite il suo presidente Valerio Giuseppe Carocci, ha lanciato un appello urgente: è necessario inviare una Pec (Posta Elettronica Certificata) al Campidoglio entro lunedì prossimo, 7 aprile, per richiedere la salvaguardia delle sale cinematografiche della capitale. Queste sono a rischio di riconversione in centri commerciali o parcheggi, come previsto da un controverso progetto di legge urbanistica regionale voluto dal centrodestra.
Se questo progetto venisse approvato, potrebbe portare alla chiusura definitiva di molte sale ancora attive e alla trasformazione di decine di cinema abbandonati in spazi commerciali. Ciò priverebbe la città di una parte fondamentale della sua cultura e del suo patrimonio storico. Il Comitato Sos Sale, che include numerose realtà come Italia Nostra, il Sindacato dei Critici Cinematografici e i 100 Autori guidati da Francesca Comencini, ha deciso di prendere una posizione chiara e attiva.
Strategia del comitato per la salvaguardia dei cinema
Il Comitato ha riunito un gruppo eterogeneo di esperti, tra cui urbanisti, architetti, avvocati e docenti universitari, per sviluppare una strategia efficace contro questa minaccia. Hanno identificato uno strumento tecnico cruciale: il blocco della monetizzazione dei parcheggi. Carocci spiega che, modificando la destinazione d’uso degli immobili, cambia anche il carico urbanistico, cioè la quantità di parcheggi necessaria in base al tipo di attività svolta.
Ecco alcuni punti chiave della proposta del Comitato:
- Vietare la monetizzazione dei parcheggi.
- Impedire la costruzione di parcheggi a oltre 500 metri dall’immobile in questione.
- Rendere quasi impossibile trovare terreni adatti per costruire i parcheggi, dato che la maggior parte dei cinema si trova in aree urbane densamente popolate.
Queste misure garantirebbero una maggiore protezione per le sale cinematografiche, evitando la loro riconversione.
Importanza della partecipazione civica
Il Comitato ha programmato un’assemblea pubblica per lunedì, dalle ore 18, presso la Basilica di San Saba a Roma. Durante questo incontro, si discuterà anche del concetto di ‘Terzi Luoghi’, spazi che favoriscono l’incontro e la socializzazione. Sarà fondamentale ribadire l’importanza di far pervenire le osservazioni al Campidoglio entro il termine stabilito. La comunicazione non deve essere considerata un semplice “mail bombing”, ma una forma concreta di partecipazione civica. Ogni cittadino, associazione ed ente è invitato a contribuire, inviando il modulo scaricabile dalla pagina Instagram di Piccolo America, completo dei propri dati.
L’appello di Carocci e del Comitato Sos Sale è quindi un invito a tutti i romani a difendere il patrimonio culturale della città. La classica sala cinematografica rappresenta non solo un luogo di intrattenimento, ma anche uno spazio di aggregazione e di espressione artistica. La chiusura di questi luoghi equivarrebbe a un impoverimento della vita sociale e culturale della capitale.
Crescita della mobilitazione
La mobilitazione del Comitato Sos Sale ha già riscosso un buon supporto da parte della cittadinanza e delle associazioni culturali romane. La consapevolezza riguardo all’importanza di questi spazi è in crescita, e sempre più persone si stanno unendo alla causa, consapevoli che il futuro della cultura cinematografica a Roma dipende dalla loro partecipazione attiva. La scadenza del 7 aprile è quindi cruciale: ogni voce conta e ogni invio di Pec rappresenta un passo verso la salvaguardia dei cinema storici.
La battaglia per la tutela dei cinema di Roma è solo all’inizio, ma con la determinazione del Comitato Sos Sale e il supporto della comunità, si spera di ottenere risultati positivi. Il futuro dei cinema romani è in gioco, e la risposta dei cittadini sarà fondamentale per preservare un patrimonio culturale così prezioso.