Viola Davis: il sogno di diventare presidente Usa, anche solo per gioco

Negli ultimi anni, Viola Davis ha saputo conquistare il pubblico con le sue interpretazioni versatili e coinvolgenti. Dopo aver interpretato Michelle Obama nella serie “The First Lady” e una generosa amazzone in “The Woman King”, ora si prepara a vestire i panni di presidente degli Stati Uniti nel nuovo action thriller “G20”, diretto da Patricia Riggen. Questo film, che sarà disponibile su Prime Video a partire dal 10 aprile, presenta un cast stellare, tra cui Anthony Anderson, Antony Starr, Marsai Martin, Ramon Rodríguez, Douglas Hodge, Elizabeth Marvel e l’italiana Sabrina Impacciatore, che interpreta una responsabile del Fondo Monetario Internazionale.

La trama di G20

In “G20”, Viola Davis interpreta Danielle Sutton, una presidente che deve affrontare le sfide della diplomazia e combattere con determinazione. La trama si sviluppa attorno a un summit del G20 in Sudafrica, dove un gruppo di terroristi prende in ostaggio i leader mondiali. Questo costringe Sutton a prendere decisioni cruciali per salvare non solo la sua vita, ma anche quella degli altri. Durante un incontro in streaming internazionale, l’attrice ha condiviso la sua esperienza nel dare vita a un personaggio così complesso:

  1. “Essere presidente degli Stati Uniti? Farlo per finta è stato meraviglioso.”
  2. “La sfida è stata mostrarla sia come presidente che come essere umano, una madre che deve affrontare decisioni difficili, pur avendo paura per la sua famiglia.”

Un personaggio complesso

La figura di Danielle Sutton rappresenta una leader che affronta le sue paure e si fa avanti, un aspetto che Davis ha trovato particolarmente stimolante. Ha dichiarato: “È stato molto difficile trovare l’equilibrio nel rappresentare una persona di potere, che è anche un soldato, pronta a combattere per chi ama, un’eroina”. Questo equilibrio tra potere e umanità è un tema ricorrente nel film, che potrebbe risuonare profondamente con il pubblico contemporaneo, specialmente in un periodo in cui le questioni di leadership e responsabilità sono più che mai attuali.

Un messaggio di resilienza

Il film è stato coprodotto da Amazon MGM Studios, MRC, insieme a Mad Chance Productions e JuVee Productions, la società di produzione di Davis e del marito Julius Tennon. Le riprese sono avvenute nei primi mesi del 2024, un periodo che ha visto anche l’emergere di Kamala Harris come figura politica di spicco, un’icona che Davis ha pubblicamente sostenuto. Sebbene il film non specifichi chiaramente se la presidente Sutton sia repubblicana o democratica, il suo personaggio sembra rappresentare una sorta di nemesi per Donald Trump, con una storia di eroismo come reduce di guerra e un piano economico ambizioso per sostenere i Paesi più poveri.

Con “G20”, Viola Davis continua a dimostrare il suo impegno nel raccontare storie significative e nell’affrontare temi rilevanti. La rappresentazione di una donna forte in un ruolo di comando in un contesto di alta tensione politica non è solo un modo per intrattenere il pubblico, ma anche un tentativo di rompere gli stereotipi di genere che spesso caratterizzano il cinema d’azione.

In un’epoca in cui la politica è sempre più polarizzata, il personaggio di Danielle Sutton potrebbe servire da esempio di resilienza e determinazione. La sua storia, intrecciata con quella di altri leader mondiali, riflette le complessità della diplomazia moderna e le difficoltà di mantenere la pace in un mondo sempre più instabile. Con “G20”, le aspettative sono alte, non solo per l’azione e il dramma, ma anche per il messaggio che questa storia potrebbe trasmettere al pubblico.

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