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Il delitto di Garlasco, avvenuto nel 2007, continua a suscitare interesse e dibattito. Recentemente, la Procura di Pavia ha richiesto un incidente probatorio per effettuare nuove analisi sul DNA di Andrea Sempio, iscritto nuovamente nel registro degli indagati per concorso in omicidio. Questa richiesta, presentata al Giudice per le indagini preliminari (GIP), riguarda non solo il DNA di Sempio, ma anche il confronto con i reperti biologici trovati su Chiara Poggi, la giovane vittima.
Chiara Poggi, di soli 26 anni, fu assassinata brutalmente il 13 agosto 2007 nella sua abitazione a Garlasco, un comune in provincia di Pavia. La sua morte scatenò una forte indignazione pubblica e un’ampia copertura mediatica, dando vita a un lungo processo caratterizzato da numerosi colpi di scena. Andrea Sempio, inizialmente coinvolto nel caso, ha sempre ribadito la propria innocenza.
Il procuratore Fabio Napoleone ha dichiarato che esistono “campioni biologici” di Chiara Poggi che non sono stati mai analizzati geneticamente. Questi reperti, non distrutti nel 2022 come disposto dalla Corte d’assise d’appello di Milano, includono elementi che durante i precedenti processi hanno fornito risultati dubbi. La Procura ritiene che tali campioni possano ora essere sottoposti a indagini genetiche più accurate, grazie ai progressi tecnologici nel campo delle analisi del DNA.
In particolare, la richiesta di incidente probatorio si estende alla ricerca di nuovo materiale genetico sui para-adesivi delle impronte rinvenute sulla scena del crimine e sugli oggetti analizzati dai laboratori del RIS di Parma. Queste nuove analisi potrebbero rivelarsi cruciali, considerando i notevoli avanzamenti tecnologici rispetto alle metodologie utilizzate all’epoca del delitto.
Andrea Sempio, che ha sempre dichiarato la propria innocenza, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Chi l’ha visto?”, un programma dedicato ai casi di cronaca nera. Ha affermato: “Con questa storia non c’entro nulla”, esprimendo la volontà di lasciare lavorare le autorità competenti. Sempio ha anche menzionato di mantenere contatti con Marco, il fratello di Chiara Poggi, e ha dichiarato di sentirsi tranquillo dal punto di vista legale, nonostante la pressione mediatica.
Il caso di Garlasco ha rappresentato un momento cruciale nella storia della giustizia italiana, evidenziando le fragilità del sistema. La richiesta di nuove analisi potrebbe non solo rivelare nuovi indizi, ma anche riaccendere l’interesse dell’opinione pubblica riguardo a un caso che, sebbene sia passato in secondo piano, rimane una ferita aperta nel cuore della comunità.
Con l’incidente probatorio in arrivo, l’attenzione si concentra sul futuro delle indagini e sulla possibilità di scoprire la verità dietro il delitto di Garlasco. La Procura dovrà gestire un delicato equilibrio tra il rispetto della memoria di Chiara Poggi e la necessità di garantire un processo giusto per Sempio. Le nuove analisi potrebbero fornire elementi determinanti per chiarire le dinamiche dell’omicidio e rispondere a domande rimaste senza risposta per troppo tempo.
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