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Categories: Cronaca

Linee guida dell’Asl di Torino: vietati termini offensivi in ospedale

L’Asl Torino 5 ha recentemente adottato un documento interno che stabilisce linee guida per un linguaggio inclusivo e rispettoso nei rapporti tra operatori sanitari e pazienti. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di attenzione verso la sensibilità linguistica, un tema sempre più rilevante sia a livello sociale che professionale. L’obiettivo principale è eliminare discriminazioni e stereotipi attraverso l’uso di un linguaggio adeguato.

Il documento, firmato dal direttore generale Bruno Osella, evidenzia l’importanza di evitare espressioni colloquiali e potenzialmente offensive. Tra queste, termini come «gnocca», «racchia» e abbreviazioni come «bangla» per riferirsi alle persone bengalesi sono state giudicate inadeguate. Si suggerisce di utilizzare termini diretti e rispettosi, come «gay» o «lesbica», per designare l’orientamento sessuale.

Un linguaggio che rispetta la dignità delle persone

Le raccomandazioni contenute nelle “Linee guida per un linguaggio inclusivo e rispettoso” mirano a sostituire espressioni potenzialmente offensive con termini più neutri. Alcuni esempi includono:

  1. Cambio di sessoPercorso di affermazione di genere
  2. DeformePersona con disabilità
  3. NanoPersona di bassa statura

L’elenco delle espressioni da evitare è variegato e comprende termini come «bardassa», «culattone» e «finocchio», evidenziando la necessità di una riflessione profonda sulla lingua utilizzata quotidianamente.

Inclusione di genere e linguaggio neutro

Il documento non si limita a considerazioni terminologiche, ma fornisce anche indicazioni per adottare un linguaggio che favorisca l’inclusione di genere. Si suggerisce di utilizzare formulazioni che contemplino sia il maschile che il femminile, come «care/i», oppure di adottare termini neutri come «le persone volontarie» al posto di «i volontari». Questa attenzione alla lingua è vista come un passo fondamentale per promuovere un ambiente di cura realmente inclusivo e accogliente per tutti.

Riconoscere e affrontare le critiche

L’Asl di Torino è consapevole che tali scelte possono suscitare reazioni negative. Infatti, il documento anticipa possibili critiche affermando: «Siamo consapevoli e ce ne assumiamo la responsabilità, che dedicare un po’ del nostro tempo e della nostra energia a questioni come quelle trattate in questo documento ci espone a critiche e a prese di posizione ostili». Questo passaggio sottolinea come l’Asl sia pronta a fronteggiare le resistenze culturali e sociali che possono emergere in risposta a tali innovazioni linguistiche.

L’iniziativa dell’Asl di Torino si inserisce in un movimento più ampio volto a promuovere uguaglianza e rispetto in tutte le interazioni sociali. Negli ultimi anni, molte istituzioni hanno iniziato a rivedere il proprio linguaggio per rispondere a una società sempre più diversificata e attenta ai diritti civili. Le politiche di inclusione sono diventate una necessità per garantire che tutti i cittadini ricevano un trattamento equo, senza distinzioni di sesso, religione, etnia o orientamento sessuale.

La salute è un diritto fondamentale, e il linguaggio gioca un ruolo cruciale nel garantire che questo diritto sia rispettato e tutelato. L’Asl di Torino, attraverso queste linee guida, intende migliorare la comunicazione tra pazienti e operatori sanitari, promuovendo un ambiente di cura che riconosca e valorizzi la dignità di ciascun individuo. Questo approccio non solo riflette i principi etici fondamentali del servizio sanitario, ma contribuisce anche a costruire una società più giusta e inclusiva.

Le linee guida dell’Asl di Torino potrebbero fungere da esempio per altre istituzioni in Italia e all’estero. In un’epoca in cui il linguaggio inclusivo sta diventando sempre più rilevante, è fondamentale che anche le strutture sanitarie adottino politiche che promuovano il rispetto e la dignità di ogni individuo. Le azioni intraprese dall’Asl di Torino possono rappresentare un modello da seguire per garantire che il diritto alla salute sia effettivamente universale e privo di discriminazioni.

Andrea Galluzzo

Sono un appassionato di sport e tempo libero, sempre alla ricerca di nuove storie da raccontare e di emozioni da condividere. Con un background che spazia dalla scrittura creativa alla comunicazione, ho trovato la mia voce nel mondo del giornalismo sportivo su cinturaovest.it. Qui, esploro le dinamiche del mondo sportivo, dalle piccole realtà locali agli eventi di rilevanza internazionale, cercando di dare risalto a quelle storie che spesso rimangono nell'ombra. Credo fermamente che lo sport non sia solo competizione, ma anche un modo per unire le persone e promuovere uno stile di vita attivo e sano. Ogni articolo che scrivo è un invito a scoprire nuove attività, a riflettere su ciò che significa praticare uno sport e a vivere il tempo libero in modo consapevole. Quando non sono immerso nella scrittura, mi potrete trovare in palestra, sui campi da gioco o in esplorazione di nuove avventure all'aria aperta. La mia missione è ispirare gli altri a trovare la loro passione e a vivere ogni giorno con entusiasmo.

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