America’s Cup: il destino incerto della regata più prestigiosa del mondo

L’America’s Cup, una delle competizioni veliche più prestigiose al mondo, ha recentemente concluso la sua 37ª edizione a Barcellona, ma il suo futuro resta incerto. Emirates Team New Zealand ha difeso con successo il titolo contro Ineos Britannia, ma ora la questione più pressante è la scelta della sede per la prossima edizione, prevista nel 2027. L’Italia, con Cagliari come potenziale location, è tra i candidati, ma le rivalità tra i team e le difficoltà logistiche rendono la situazione complessa.

l’evoluzione dell’america’s cup

Negli ultimi decenni, l’America’s Cup ha subito un’evoluzione notevole, non solo in termini di tecnologie, ma anche per quanto riguarda l’organizzazione dell’evento. Dalla sua nascita nel 1851, la competizione è diventata un punto di riferimento nel mondo della vela, attirando sponsor e appassionati da ogni angolo del pianeta. Tuttavia, la crescente notorietà porta con sé anche sfide significative. Durante l’ultima edizione a Barcellona, i cittadini hanno espresso il loro malcontento, evidenziando le tensioni tra l’organizzazione e le autorità locali. Il sindaco di Barcellona ha dichiarato che la città non è disposta a ospitare nuovamente le regate, un chiaro segnale di disaccordo che potrebbe influenzare le scelte future.

le sfide logistiche e finanziarie

Il costo per ospitare l’America’s Cup è considerevole, stimato in almeno 100 milioni di euro. Questo investimento è necessario per:

  1. I diritti di ospitalità.
  2. Le infrastrutture necessarie per supportare l’evento.
  3. Le capacità logistiche e finanziarie delle città candidate.

Mentre Barcellona ha mostrato delusione per i risultati economici dell’evento, altre città come Valencia e Auckland stanno considerando la possibilità di ospitare la competizione. Valencia ha dovuto ritirarsi a causa di recenti alluvioni, ma un consorzio di investitori potrebbe favorire un ritorno della Coppa in Spagna. Auckland, d’altra parte, sta mostrando un rinnovato interesse per la nautica, il che potrebbe portare a una nuova edizione in Nuova Zelanda. La difesa della Coppa da parte di Emirates Team New Zealand in casa propria sarebbe ben vista da molti, dato che l’emisfero nord rappresenta un mercato cruciale per sponsor e pubblico.

dinamiche tra i team

La situazione tra i team è altrettanto dinamica. Una delle notizie più significative riguarda la crescente tensione tra Sir Ben Ainslie e Sir Jim Ratcliffe. Durante le ultime fasi della competizione, Ainslie ha indossato una maglietta neutra, segno di un distacco dalla sua squadra originale. Proseguirà come Challenger of Record attraverso la sua società, Athena, mentre Ineos prevede di lanciare una nuova sfida con un nuovo leader, Dave Endean.

Inoltre, Alinghi Red Bull ha richiesto una modifica delle regole sulla nazionalità per attrarre un equipaggio più competitivo, il che potrebbe comportare la rinuncia alla bandiera nazionale per reclutare velisti di talento. Questa mossa potrebbe alterare il panorama della competizione, aprendo opportunità per velisti di diverse nazionalità, inclusi quelli italiani.

America Magic, dopo un periodo di incertezze, ha annunciato il suo ritorno alla competizione, mentre il team svedese Artemis Racing, con Törbjorn Törnqvist e Iain Percy al comando, potrebbe riemergere nel panorama della Coppa, aggiungendo ulteriore competizione.

Il futuro dell’America’s Cup rimane quindi avvolto nell’incertezza, ma la sua lunga storia di cambiamenti e adattamenti promette di continuare. Con il 2027 all’orizzonte, gli appassionati di vela attendono con ansia di scoprire quali città ospiteranno le regate e quali squadre si contenderanno la storica Coppa.

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