In Italia, l’evasione fiscale è un problema non di poco conto. Ecco il provvedimento con cui il Governo Meloni intende cambiare tutto.
Novità rilevanti arrivano per i contribuenti italiani, in particolare per quelli alle prese con tasse non versate, sanzioni e cartelle esattoriali. Il Governo presieduto da Giorgia Meloni introduce significative riduzioni delle sanzioni, attualmente tra le più elevate in Europa. Vediamo insieme il dettaglio delle misure previste.
Fin dall’insediamento, l’Esecutivo di centrodestra ha dedicato la maggior parte dei propri provvedimenti alle misure di livello economico, vista anche la situazione che vive il nostro Paese. Un’attenzione particolare, ora, sembra arrivare sul tema fiscale, da sempre particolarmente dibattuto.
Com’è noto, in Italia il numero di evasori fiscali è superiore alla media europea, il che comporta anche un elevato numero di cartelle esattoriali e crediti non riscossi. L’Italia, infatti, registra il maggior numero di quelle in sospeso e crediti da incassare, come dimostrato dai numerosi provvedimenti adottati per alleviare il carico di questi insoluti. Tra questi, la cancellazione delle cartelle esattoriali non riscuotibili entro cinque anni da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Il decreto prevede una significativa riduzione delle sanzioni per le grandi evasioni fiscali. Attualmente, queste possono raggiungere il 240% dell’importo evaso, ma con la nuova riforma il tetto massimo sarà abbassato al 120%, con una riduzione media di oltre un terzo. Il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo (attualmente nella bufera per il caso redditometro), ha confermato che questo riordino delle sanzioni è stato necessario per allineare l’Italia agli standard europei, dove la media si attesta intorno al 60%.
Il Decreto Legislativo, già approvato in via preliminare lo scorso febbraio, ha attraversato un lungo e complesso iter burocratico, passando attraverso commissioni, la Corte dei Conti e la Ragioneria dello Stato. Con l’approvazione finale, tutto dovrebbe diventare definitivo.
Le modifiche previste dal decreto includono la depenalizzazione e la riduzione delle sanzioni fiscali. Per esempio, la sanzione per la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi sarà ridotta ad un massimo del 120%. La sanzione per dichiarazioni di redditi inferiori all’importo accertato passerà dal 180% al 70%. Le omissioni relative alle registrazioni di atti saranno sanzionate con una percentuale variabile dal 45% al 120%.
Il decreto prevede anche una multa compresa tra 250 e 2.000 euro per la mancata presentazione di atti specifici, con un tetto massimo di 1.000 euro per le dichiarazioni di successione. Inoltre, sarà introdotta una depenalizzazione delle sanzioni per le Partite IVA in caso di mancati versamenti di IVA dovuti a cause di forza maggiore, come sovraindebitamento o documentate difficoltà economiche.
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