Cominciano a spuntare ipotesi per tutelare i minorenni che navigano in Internet e forse arriverà lo stop per chi non ha compiuto 18 anni.
I social network stanno causando molti danni alle persone, e soprattutto ai giovanissimi: parliamo di danni psicologici, ma non è tutto, perché purtroppo si verificano anche decessi dovuti all’esposizione a contenuti violenti.
È innegabile, ormai, che non sia più sufficiente il buon senso o il controllo dei genitori per evitare che i minori vengano esposti a contenuti altamente dannosi per la loro salute psicofisica. Ecco allora, che si sta cercando di contenere i danni, e arriva una proposta che potrebbe cambiare le cose. Forse.
I minorenni non potranno più attivare account sui social? La proposta e le criticità
Siamo nel Regno Unito e si sta discutendo su come proteggere i bambini dai danni provocati dai social network come TikTok, Instagram o Snapchat. A ipotizzare un divieto di accesso per i minorenni è Ofcom, acronimo di Office of Communications, una realtà che garantisce che, aziende e imprese come canali TV, stazioni radio, servizi postali, app di social media e piattaforme online trattino le persone in modo equo, legale e sicuro.
La proposta di vietare i social ai bambini segue l’Online Safety Act del governo, che mira a far sì che le aziende tecnologiche si assumono maggiori responsabilità per la sicurezza dei bambini online. Ma questa sicurezza, com’è ormai evidente, non c’è. Ogni giorno bambini e ragazzini sono esposti a immagini e contenuti violenti che inneggiano l’autolesionismo, la pedopornografia e il bullismo. Negli ultimi anni un numero crescente di bambini è rimasto ferito o è morto dopo aver visto contenuti dannosi online.
Il messaggio di Ofcom è chiaro: le aziende devono proteggere i bambini, magari cambiando le regole degli algoritmi che danno accesso a contenuti inappropriati, oppure si vieterà del tutto ai minori di 18 anni di utilizzare i social media.