In arrivo le date per il pagamento della pensione di giugno: l’accredito si divide in due rate. Ecco cosa sapere.
In Italia, l’età minima per ottenere la pensione è di 67 anni e aver almeno maturato 20 anni di contributi. Come ben si sa il pagamento avviene il primo del mese. L’importo viene accreditato sul conto corrente bancario o postale o tramite prelievo allo sportello postale.
Ma per quanto riguarda il mese di giugno sono in atto dei cambiamenti poiché il pagamento avverrà in due date. Alcuni pensionati lo riceveranno molto più tardi. Ma come mai tale scelta? Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere in merito.
Pensioni giugno, pagamento in due rate: ecco perché
Il pagamento della pensione di giugno subirà un cambiamento, molti pensionati lo potranno ricevere con molti giorni di ritardo. Ma perché? Come dicevamo le pensioni vengono accreditate il primo giorno del mese ma qualora tale data coincida con un “giorno bancabile ” disponibile. Ciò vuol dire che se si tratta di un festivo o di una domenica il pagamento slitterà alla prima data lavorativa disponibile.
Inoltre c’è una differenza se si sceglie che l’importo venga accreditato sul conto bancario o postale. Di norma le banche sono aperte anche di sabato, mentre le poste svolgono servizio dal lunedì al venerdì. Infatti nel caso di Poste Italiane il pagamento può avvenire ogni primo giorno del mese se compreso tra lunedì e sabato (e non festivo), invece per le banche solo quando avviene tra lunedì e venerdì.
Ma se il primo giorno del mese cade di sabato il pagamento si suddivide in due parti proprio come succederà a giugno. Dunque per coloro che hanno scelto come pagamento il conto corrente postale l’accredito avverrà sabato 1 giugno. Il sabato è considerato un giorno bancabile per Poste Italiane. Inoltre si può anche ritirare la somma in contanti allo sportello postale.
Per chi sceglie l’accredito tramite conto corrente bancario ciò avverrà lunedì 3 giugno. Inoltre non ci sono novità significative per l’assegno di pensione in pagamento a giugno, diversamente invece avverrà l’accredito della quattordicesima a luglio. Si troverà invece la ritenuta Irpef che si è calcolata tenendo conto delle nuove aliquote introdotte nel 2024 con apposite detrazioni e con l’aggiunta delle addizionali tanto in acconto per il 2024 quanto a saldo per lo scorso anno.
Per coloro ai quali il conguaglio effettuato a inizio anno è risultato un debito superiore a 100 euro vi saranno delle trattenute. Nel caso in cui il trattamento percepito sia inferiore a 18 mila euro l’anno il recupero della somma si suddivide in 11 differenti rate fino a novembre 2024.