Ci sono importanti novità legate alle pensioni e alla possibilità che anche i nipoti le possano ricevere. Cosa prevede l’ultima sentenza.
La novità che andiamo ad affrontare è direttamente collegata ad una sentenza della Corte Costituzionale. Essa va a riflettersi sulla possibilità che anche i figli, ma soprattutto i nipoti maggiorenni, possano ricevere la pensione. Cosa significa?
Entriamo nel merito della questione facendo riferimento alla circolare 64/2024 dell’Inps contenente una serie di regole applicative legate alla sentenza del 2022, con chiarimenti anche in merito alla retroattività di questa importante novità collegata alla pensione di reversibilità. E a tutte le procedure da seguire per effettuare il calcolo dei trattamenti pensionistici.
Pensione anche ai nipoti? Attenzione all’ultima sentenza
Tutto fa seguito al recepimento da parte dell’Inps del contenuto della sentenza della Corte Costituzionale in merito al diritto, per nipoti maggiorenni orfani, della pensione di reversibilità. Questo a patto che siano stati riconosciuti inabili al lavoro. Di fatto nel 2022 è stato dichiarato illegittima parte di un articolo (il 38 del DPR 818/1957) nella quale i soli nipoti orfani maggiorenni e inabili al lavoro a carico della persona deceduta venivano esclusi dalla possibilità di ricevere la reversibilità. A loro è stato invece riconosciuto “il medesimo trattamento di reversibilità in caso di sopravvivenza ai genitori“. Questo perché, hanno sottolineato i magistrati, “non in grado di procurarsi un reddito“.
Questo pronunciamento ha portato l’Inps, a distanza di due anni, ad adeguare gli importi dei trattamenti e riesaminare le domande che ad oggi non erano ancora state accolte estendendo il diritto ai nipoti maggiorenni orfani di ricevere la pensione di reversibilità. Di fatto andando ad accogliere le nuove domande aventi i requisiti per tale trattamento mentre per quanto riguarda le istanze già presentate ma giacenti andando a definirle sulla base dei nuovi criteri.
Andranno infine riesaminate le istanze respinte, questo però solo dietro richiesta specifica dell’interessato e a patto che non vi sia una pregressa sentenza passata in giudicato. Andranno poi rideterminati gli importi delle pensioni già liquidate al coniuge superstite o ai figli tenendo conto anche del diritto dei nipoti maggiorenni, e questo interesserà anche gli arretrati. Nella ripartizione, dunque, andrà considerata anche la quota che spetta ai nipoti maggiorenni, uguale a quella spettante ai figli, dal momento che fino ad oggi non era stata riconosciuta.