In quali casi i brufoli non sono associati ad acne ma devono spingerci a recarci subito da un medico per un consulto? I casi da monitorare.
Alla base di quella che sia una condizione comune a milioni di persone e che è nota come acne, vi è l’ostruzione dei follicoli piliferi che può portare ad una loro infiammazione, coinvolgendo anche le annesse ghiandole sebacee. Quello che succede, nella stragrande maggioranza dei casi quando si entra nella pubertà, è un segnale ben visibile sulla pelle ovvero la formazione di brufoli ed altri lesioni cutanee quali papole e pustole, comedoni e cisti.
Nascondere l’acne è difficile dal momento che si manifesta in particolar modo sul volto ma nei casi più importanti può interessare anche la schiena e le spalle. Ed in funzione della gravità del problema esistono molteplici trattamenti che consentono, con il tempo di ridurlo di intensità fino a farlo scomparire. Attenzione però: la presenza di brufoli può essere associata anche ad un altro problema ben più serio ed è importante capirlo subito per potersi recare rapidamente dal medico per un consulto.
Brufoli persistenti, quando non è acne e bisogna andare dal medico
Quando, insomma, la presenza di brufoli che non se ne vanno non è associabile ad acne? Come dicevamo l’acne colpisce in particolar modo gli adolescenti ma può interessare anche gli adulti ed è dovuto solitamente ad un’eccessiva produzione di sebo, all’accumulo di cellule morte, a modificazioni o alterazioni ormonali, allo stress o all’incontrollata crescita di popolazioni batteriche. Ma questa condizione comune non va assolutamente confusa con quella che è considerata una malattia cronica della pelle che potrebbe portare col tempo a vere e proprie ferite cutanee particolarmente dolorose.
Stiamo parlando dell’idrosadenite suppurativa, nota anche solo come idrosadenite, una patologia che porta alla formazione di fastidiosi noduli sottocutanei. Diagnosticarla non è per nulla semplice in quanto non esistono ad oggi specifici test e ci si deve affidare all’esame obiettivo del medici che, pertanto, è bene consultare quanto prima per capire quale trattamento farmacologico o eventualmente chirurgico seguire. La sua genesi è conseguente ad uno specifico processo di ostruzione dei follicoli piliferi nell’ascella o in altre zone come quella dell’inguine, nella perianale, trai glutei o in quella genitale.
Alcune caratteristiche come età giovanile e sesso femminile ma anche diabete, malattie infiammatorie, obesità o acne severa, artrite, uso abituale di deodoranti e fumo sembrano favorirla anche se ad oggi non sono chiare le specifiche cause di questi legami. I noduli vanno aumentando con il tempo diventando sempre più dolorosi, diffondendosi in altre zone del corpo e provocando un peggioramento dei sintomi. Può trattarsi di noduli della pelle arrivando fino a pustole, ascessi o pseudo-cisti.