Con queste lauree magistrali puoi ottenere uno degli stipendi più alti nella media. Ecco tutto quello che devi sapere in merito.
La maggior parte degli studenti, terminata la scuola superiore di secondo grado, si iscrive all’università. Disparati corsi universitari per tutte le esigenze, così come gli atenei. Si spazia dalla facoltà pubblica a quella privata. Però molte volte dopo la laurea capita che il soggetto rimanga senza un occupazione o qualora venga assunto risulti sottopagato. Il problema dell’Italia è questo: stipendi bassi e spese da sostenere pari al doppio delle entrate
Ma fortunatamente vi sono delle lauree magistrali che consentono di ottenere uno stipendio più alto rispetto la media. Se ti stai chiedendo di quale lauree si tratti, noi siamo qui per svelartelo. Ti basterà continuare la lettura e munirti di carta e penna per prendere appunti. Dunque vediamo il tutto insieme.
Gli studi effettuati da AlmaLaurea e riportati dal Sole 24 Ore, hanno evidenziato che le lauree magistrali Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) offrono sbocchi lavorativi più vantaggiosi e retribuzioni molto più elevate. Inoltre si ha una maggiore stabilità a livello contrattuale già dopo pochi mesi aver ottenuto la laurea.
Dunque le lauree magistrali che meglio fruttano da un punto di vista remunerativo e contrattuale sono quelle legate a discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche. Prima tra tutte vi è l’ingegneria meccanica, con un tasso di occupazione del 93% già dopo un solo anno dalla laurea. A differenza di altre lauree come giurisprudenza che raggiunge soltanto il 56,7% di tasso di occupazione, psicologia invece il 53%.
Vediamo dunque quali sono le retribuzioni delle varie lauree: per medicina e chirurgia è di 1.500 di media in euro netti al mese. Ingegneria elettronica 1.200 euro. Scienze economico-aziendali e farmacia ben 1.400 euro netti. Giurisprudenza e psicologia invece sui 1.000 e 900 euro mensili. Stipendi dunque davvero bassi.
Invece, le lauree in ingegneria gestionale mostrano una percentuale di contratti a tempo indeterminato superiore al 90% dopo solo cinque anni dalla laurea. Segue poi ingegneria meccanica, ingegneria elettronica e Finanza con un l’84%.
Se da una parte troviamo lauree come ingegneria gestionale e finanza che mostrano un elevato numero di contratti a tempo indeterminato a cinque anni dal conseguimento del titolo, dall’altra abbiamo diversi indirizzi che, seppur impegnativi, consentono una minore retribuzione e con un contratto invece a tempo determinato. Dunque è bene scegliere con cautela la propria facoltà senza farsi influenzare da pareri esterni, in modo tale da ottenere, finito il percorso, un’ottima retribuzione e un brillante e portentoso contratto.
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