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Nuovo condono cartelle esattoriali dopo solo 6 mesi: la verità poco conosciuta sul discarico dell’AdE

Le procedure sui condoni fiscali di varia natura sono sempre controverse. Questa riguardante le cartelle esattoriali fa esultare gli italiani.

Il condono fiscale è un argomento che, da sempre, suscita sempre un dibattito acceso tra i contribuenti, gli esperti fiscali e i legislatori. Si tratta di una procedura straordinaria che consente ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale, generalmente attraverso il pagamento di una somma forfettaria, al fine di evitare sanzioni e interessi sulle imposte evase o non dichiarate. Tuttavia, mentre alcuni vedono nel condono fiscale un’opportunità per risolvere problemi fiscali in modo rapido ed efficiente, altri lo considerano una forma di premio per coloro che hanno evaso le tasse. Oggi, con riferimento alle cartelle esattoriali, per gli italiani arrivano grosse novità.

Discarico cartelle esattoriali: le novità – (cinturaovest.it)

Il condono fiscale è una procedura straordinaria adottata dal governo per consentire ai contribuenti di regolarizzare la propria situazione fiscale. Solitamente, prevede la possibilità di pagare una somma forfettaria ridotta rispetto all’ammontare totale delle imposte evase, delle sanzioni e degli interessi maturati. In cambio del pagamento, il contribuente ottiene l’annullamento delle sanzioni e l’eliminazione dei procedimenti penali o delle azioni esecutive da parte dell’Agenzia delle Entrate.

I sostenitori del condono fiscale sostengono che rappresenti un’opportunità per i contribuenti di mettersi in regola con il fisco in modo rapido ed economico. Inoltre, sostengono che possa generare entrate fiscali aggiuntive per lo Stato, che altrimenti potrebbero essere perse a causa dell’evasione fiscale. D’altra parte, i critici del condono fiscale lo vedono come una forma di premio per coloro che hanno evaso le tasse, che potrebbe incoraggiare comportamenti illegali e dannosi per l’intera società. Inoltre, alcuni sostengono che il condono possa indebolire il senso di giustizia fiscale e la fiducia dei contribuenti nel sistema fiscale.

Condono cartelle esattoriali: le novità

La riforma fiscale approvata di recente ha introdotto significative modifiche anche nelle regole della riscossione, offrendo ai contribuenti una nuova speranza di alleggerire il peso delle cartelle esattoriali non pagate. Il decreto, noto anche come riforma della riscossione, prevede l’entrata in vigore delle novità a partire dal 2025, portando con sé importanti cambiamenti che saranno accolti con favore da molti.

Una delle novità più significative è il discarico automatico delle cartelle esattoriali non riscosse. Questa disposizione rappresenta una svolta positiva per i contribuenti, in quanto prevede la cancellazione automatica delle cartelle non riscosse entro cinque anni, con un termine ancora più breve, ridotto a soli sei mesi, per alcuni contribuenti. L’obiettivo principale di questa misura è quello di favorire i contribuenti indebitati, alleggerendo al contempo il carico amministrativo dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Cartelle esattoriali: scatta il condono (foto: Ansa – cinturaovest.it)

La riforma della riscossione delle cartelle esattoriali non riscosse prevede il discarico automatico come uno strumento chiave per liberare risorse e semplificare le procedure amministrative. L’obiettivo è quello di svuotare un magazzino di cartelle che potenzialmente non sono più incassabili, liberando il concessionario da un onere aggiuntivo che comporta lavoro extra per il personale e spese di notifica senza un reale ritorno economico.

Con l’entrata in vigore della riforma, le cartelle non riscosse da cinque anni verranno restituite agli enti originari del debito, i quali avranno il compito di decidere se cancellare definitivamente il debito del cittadino o tentare nuovamente di incassarlo, sia autonomamente che attraverso l’Agenzia delle Entrate Riscossione o un altro concessionario.

Sebbene il termine generale sia di cinque anni, per i contribuenti nullatenenti potrebbe essere previsto un discarico ancora più veloce, già sei mesi dopo la notifica. Questa disposizione mira a garantire una gestione più efficiente delle risorse e a favorire una riscossione equa ed efficace.

Claudio Rossi

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