Oggi parliamo di pensione anticipata e di come si fa ad ottenerla nel 2025. Basta un errore per perdere questa incredibile opportunità.
Nel 2025 è possibile accedere ad una forma di pensionamento anticipato conosciuto con il nome di quota 104. Si tratta di una delle misure più sicure, ma che presenta anche delle negatività, che bisogna assolutamente conoscere per evitare di commettere errori irrimediabili.
A quanto pare anche il prossimo anno i lavoratori avranno la possibilità di accedere alcune forme di pensionamento anticipate che permettono di ritirarsi dal lavoro prima del raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, ovvero 67 anni di età. Bisogna conoscere nel dettaglio per capire se è davvero vantaggiosa.
Pensione anticipata: come ottenerla nel 2025
Le forme di pensionamento anticipato sono stati diversi negli ultimi anni e hanno avuto lo scopo di agevolare alcune categorie di lavoratori. L’obiettivo dei pensionamenti anticipati è quello di favorire il ricambio generazionale dei lavoratori e, allo stesso tempo, offrire un’opportunità ai lavoratori che hanno determinate caratteristiche e requisiti. Anche il governo Meloni ha dichiarato di aver intenzione di rivedere le attuali leggi pensionistiche, anche se per il momento non ci sono novità concrete in arrivo.
Sappiamo che è stata prorogata la misura a quota 103, che permette di andare in pensione a 62 anni d’età, con 41 anni di versamenti contributivi obbligatori. Ma a quanto pare, per il 2025, c’è la possibilità di usufruire di quota 104. Si tratta di una misura simile a quota 103, ma ha delle caratteristiche che la rendono peggiorativa rispetto a quest’ultima.
Quota 104 infatti prevede un requisito anagrafico più alto: per poter andare in pensione servono 63 anni di età e almeno 41 anni di versamenti contributivi obbligatori. Per ora non c’è alcuna certezza della debutto di quota 104 per il prossimo anno, quindi bisognerà attendere le decisioni del governo per capire effettivamente cosa accadrà nel 2025.
Lo stesso vale anche per quota 41, che ultimamente è stata rilanciata e proposta proprio dalla Lega che, però, sembra avere costi troppo elevati per poter essere presa seriamente in considerazione. In entrambi i casi, la discriminante sarà la disponibilità economica che potrebbe essere limitata, impedendo la definizione di tali misure.
Intanto si sente parlare anche di altre misure come la proroga di Ape sociale: uno scivolo pensionistico che accompagna il lavoratore alla raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia. Per la misura di pensionamento anticipato Opzione donna quasi sicuramente si andrà verso la soppressione.