È tempo di pensioni per il mese di maggio. Scopriamo tutto quel che c’è da sapere e quando arriveranno di preciso.
Il momento in cui si percepisce la pensione è sempre carico di domande e di aspettative che ogni mese sono più o meno sempre le stesse.
Dal giorno in cui saranno erogate all’importo che si andrà a riscuotere, i quesiti sono sempre tanti. Scopriamo, quindi, come rispondere a quelli più importanti e, inutile dirlo, anche più comuni.
Iniziamo subito col dire che le pensioni di maggio non subiranno grandi variazioni rispetto a quelle di aprile, salvo ciò che riguarda le trattenute IRPEF di cui parleremo più avanti. Chi si aspettava di ricevere qualcosa di più più, dovrà quindi aspettare almeno il mese prossimo. Detto ciò, molte persone inizieranno a riceverle già dal 2 maggio, data dovuta alla festività del Primo Maggio che, ovviamente, ha fermato le erogazioni.
A tal proposito è bene ricordare che a riceverle già dal 2 maggio saranno coloro che hanno l’accredito da parte dell’INPS sul proprio conto corrente postale o bancario. Chi è solito prelevare la pensione in contanti dovrà infatti riferirsi al calendario di maggio che va per cognomi e che ha le seguenti date:
L’INPS provvederà a mettere in atto le trattenute IRPEF che saranno effettuate sulla riduzione da quattro a tre degli scaglioni del reddito percepito. Ci saranno poi delle trattenute addizionali regionali e comunali che sono relative all’anno precedente. Ci saranno inoltre delle rivalutazioni delle pensioni per il 2024 che sarà pari al 5,4%, ma che non riguarderà le prestazioni come gli assegni straordinari, l’isopensione, l’APE sociale o l’indennità di espansione e questo perché si tratta di entrate che non hanno alcuna natura pensionistica ma che riguardano altri ambiti.
La pensione di maggio non avrà quindi grandi cambiamenti rispetto a quella di aprile, fatta eccezione per qualche ritenuta e per l’arrivo con un giorno di ritardo rispetto a quanto previsto. Una notizia che però era stata precedentemente comunicata, in vista del giorno di festa. Infine, ci teniamo a ricordare che in caso di dubbi sugli importi è sempre possibile fare riferimento al proprio CAF o al commercialista. Per coloro che hanno l’INPS come sostituto d’imposta, invece, è possibile verificare il tutto accedendo al servizio online “Assistenza fiscale” (730/4): servizi al cittadino al quale è possibile accedere con SPID, CIE o CNS.
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