Chiara Ferragni ha commesso un errore gigantesco nella gestione legale della crisi: lo ha detto Fabrizio Corona (e ha ragione).
Dalla fine dello scorso anno l’Italia dei social sta assistendo alla completa disgregazione dell’impero di Chiara Ferragni che è imploso su se stesso a seguito del cosiddetto Pandoro Gate, ovvero lo scandalo legato alla falsa beneficenza che l’imprenditrice avrebbe pubblicizzato attraverso i suoi canali.
Da quando si è scoperto che Chiara Ferragni ha ingannato i suoi fan,lasciando credere che acquistando un pandoro Balocco le persone avrebbero fatto aumentare la somma data in beneficenza all’Ospedale Regina Margherita di Torino.
Le cose, si è scoperto successivamente, non stavano affatto così: la donazione era già stata effettuata da Balocco ed era completamente indipendente dalle vendite del prodotto. L’azienda di Chiara, responsabile delle trattative per l’accordo con Balocco, ha invece insistito per fare in modo che i messaggi pubblicitari lasciassero intendere un coinvolgimento diretto di Chiara nella beneficenzaa favore dell’ospedale.
Incastrata da alcune indagini di Selvaggia Lucarelli e successivamente dall’Agicom, Chiara è stata dichiarata colpevole di truffa aggravata. Da allora la sua immagine è stata irrimediabilmente compromessae il disastro economico è stato inevitabile. Cosa avrebbe potuto fare per fermarlo?
Intervenendo in un podcast di cui è regolarmente ospite, Fabrizio Corona ha analizzato con grande lucidità la situazione di Chiara e si è ritrovato ad appoggiare completamente la linea di condotta sostenuta anche da Fedez.
Secondo Corona Chiara era probabilmente in buona fede: in quanto testimonial dei prodotti che reclamizza, probabilmente non leggeva approfonditamente tutti i suoi contratti, affidandosi completamente al CEO della sua azienda, suo manager e amico di lunga data, Fabio Maria D’Amato.
“Come mi salvo? Dando la colpa a un altro. Dando la colpa a un altro lei si sarebbe ripulita completamente l’immagine, sarebbe passata come una che non sapeva niente, avrebbe distrutto il CEO ma avrebbe salvato la società, perché giuridicamente sarebbe stato responsabile il CEO” ha spiegato Corona.
Secondo alcune passate indiscrezioni era emerso che Federico avesse dato a Chiara lo stesso identico consiglio: far fuori Fabio Maria D’Amato e mantenere integra la propria immagine. Chiara si è rifiutata categoricamente di farlo, probabilmente a causa del forte legame di amicizia con il suo manager oppure perché in realtà era perfettamente consapevole della strategia di marketing scorretto che la sua azienda stava mettendo in atto. Quale che sia la ragione della scelta di Chiara, una cosa è certa: scegliendo di proteggere il suo amministratore delegato, Chiara ha distrutto la sua azienda e la sua famiglia.
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