Come prendere un assegno di 1.500 euro al mese fino alla data di pensionamento. Ecco tutto quello che devi sapere su questa nuova iniziativa.
L’età minima per la pensione, si sa, è il raggiungimento del 65esimo anno di vita ed inoltre bisogna aver maturato 20 anni di contributi. Da oggi puoi anticipare la tua pensione grazie ad una nuova agevolazione. Ma attenzione! Non tutti possono richiederla.
Anticipare la pensione comporta una serie di svantaggi che perdura fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia. Ma vediamo insieme come poterlo ottenere e come presentare domanda.
Anticipare la pensione comporta un taglio delle prestazioni che perdura fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia. Questa situazione è attualmente in vigore per i beneficiari dell’Ape sociale, una misura accessibile a partire dai 63 anni e 5 mesi, ma con diverse restrizioni significative fino ai 67 anni di età.
Assegno INPS 1500 al mese : ecco come ottenerlo
Attualmente in vigore per i beneficiari dell’Ape sociale, una misura accessibile a partire dai 63 anni e 5 mesi, ma con restrizioni fino ai 67 anni. Analogamente, una proposta simile era stata avanzata in passato per la riforma del sistema pensionistico.
Come l’Ape sociale, funzionerebbe come un reddito ponte fino al raggiungimento dell’età per la pensione ufficiale. Sebbene queste due soluzioni differiscano, entrambe mirano a garantire un sostegno simile a una vera pensione per chi desidera ritirarsi prima dei 67 anni.
Chi accede all’Ape sociale può ritirarsi dal lavoro già dai 63 anni e mezzo, o come previsto fino allo scorso anno, a partire dai 63. Questa misura richiede un minimo di 30 o 36 anni di contributi, a seconda della categoria di appartenenza: 30 anni per invalidi, caregiver e disoccupati, o 36 anni per chi ha svolto lavori gravosi.
Chi si ritira con l’Ape sociale, fino al 2023, riceve una pensione che non supera i 1.500 euro al mese, senza la tredicesima mensilità, risultando così inferiore a quella che avrebbe potuto percepire. La proposta di Pasquale Tridico prendeva spunto da scenari simili a quelli dell’Ape sociale, proponendo una pensione anticipata con reddito ponte, ma temporaneamente penalizzata. L’idea era di offrire la pensione anticipata già a partire dai 62 o 63 anni, anche con soli 20 anni di contributi.
Questa pensione sarebbe stata calcolata solo con il metodo contributivo. Risultando quindi penalizzante rispetto a quella piena che il pensionato avrebbe percepito. A differenza di altre proposte che prevedono un calcolo interamente contributivo, quella di Tridico prevedeva un taglio temporaneo fino al raggiungimento dei 67 anni.