Da oggi, grazie a ciò, puoi andare in pensione 7 anni prima. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come beneficiarne.
I requisiti per il pensionamento, si sa , sono: il raggiungimento del 65 esimo anno di età ed inoltre bisogna aver versato almeno 20 anni di contributi. Ma da oggi puoi andare in pensione anche 7 anni prima. Ma vediamo come poter fare richiesta.
Ciò di cui stiamo parlando è l’isopensione, ovvero uno strumento che consente ai lavoratori interessati da eccedenze di personale di andare in pensione con 7 anni di anticipo.
Anche nel 2024 c’è la possibilità di accedervi fino al 2026 (e non più fino al 2023) per coloro che raggiungono i requisiti minimi per il pensionamento nei 7 anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro(invece dei 4 anni previsti a regime).
L’isopensione è uno strumento di prepensionamento dedicato ai lavoratori dipendenti che dà la possibilità ai datori di lavoro con più di 15 dipendenti, nei casi di eccedenza di personale, di stipulare accordi con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello aziendale, per incentivare l’esodo dei lavoratori più anziani. Possono accedere all’isopensione i lavoratori interessati da eccedenze di personale, a cui mancano al massimo 7 anni alla pensione.
Possono richiederla i datori di lavoro (anche non imprenditori), appartenenti a qualsiasi settore di attività, che impiegano mediamente più di 15 dipendenti. Il requisito occupazionale dev’essere calcolato in riferimento al semestre precedente la stipula dell’accordo, compresi i periodi di sosta di attività e di sospensioni stagionali.
Per le aziende di nuova costituzione, il requisito dimensione dev’essere determinato in relazione ai mesi di attività, se inferiori al semestre. Tutta la forza lavoro è inclusa nel computo, compresi dirigenti e lavoratori a domicilio. Sono esclusi solo apprendisti e lavoratori con contratto di reinserimento. Hanno diritto all’isopensione, anche i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e i dirigenti in esubero, tenendo conto di specifici requisiti.
In particolare, per accedere alla prestazione, i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato devono maturare i requisiti minimi contributivi e anagrafici per il diritto alla pensione (di vecchiaia o anticipata), entro massimo 7 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Sono ammessi alla prestazione anche i dirigenti in esubero dopo un processo di riduzione di personale conclusosi con un accordo firmato da un’associazione sindacale per la stipula di un contratto collettivo di lavoro della categoria.
In pratica, il datore di lavoro, invece di procedere al licenziamento del personale in esubero, può accompagnare verso la pensione con 7 anni di anticipo i lavoratori che hanno maturato i requisiti. L’azienda, cioè, paga l’assegno di “isopensione” (anche detto “assegno di esodo”) ai lavoratori interessati. Inoltre il pagamento dell’isopensione cessa alla scadenza del tempo di esodo precedentemente concordato e inserito nell’accordo aziendale depositato all’INPS.
Ma come si presenta domanda? Dunque in seguito della comunicazione di accettazione della garanzia fideiussoria, il datore di lavoro presenta alla sede INPS le domande di prestazione per ciascun lavoratore. Ricordiamo che si può fare richiesta dell’isopensione fino al 31 dicembre 2026. Dunque, questa misura è attiva anche nel 2024.
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