La leggenda della musica esce allo scoperto, nessuno si sarebbe mai aspettato una mossa del genere. Sarà ancora protagonista.
Non trattiene l’emozione Gianni Morandi per quel che l’aspetta in futuro. Alla soglia degli ottant’anni non ha certo intenzione di fermarsi, per questo ha scelto di accettare una proposta molto importante. L’annuncio ufficiale è arrivato nelle ultime ore, i fan sono impazziti di gioia. Di anticipazioni, a dirla tutta, non ne erano circolate molte, è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno.
Nella lunga intervista concessa di recente ai microfoni della redazione di Tv, Sorrisi e Canzoni, ha spiegato nel dettaglio quello che succederà nelle prossime settimane. I suoi seguaci non stanno più nella pelle, manca ormai pochissimo e la data da segnare in rosso sul calendario è quella di venerdì 26 aprile. “Sarà un bel viaggio”, ha ammesso Morandi parlando della sua nuova avventura.
Gianni Morandi conduce Evviva su Rai Uno: svelati i primi ospiti
Si parte venerdì 26 aprile in prima serata su Rai Uno, una trasmissione per celebrare e raccontare i settant’anni della televisione in uno spettacolo itinerante. Non ci sarà nessuno studio, infatti, perché Gianni Morandi, in veste di conduttore, girerà un po’ tutta l’Italia: “Sarà un bel viaggio, rigorosamente di sera, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia. Partiremo con la prima puntata da Roma, vedremo il Colosseo e le altre bellezze della Capitale”.
Nella prima puntata di Evviva si parlerà soprattutto del sabato sera, rievocando programmi storici come Studio Uno e Canzonissima. A rivelare gli ospiti è stato lo stesso Morandi, nell’intervista concessa ai microfoni di Tv, Sorrisi e Canzoni, spiegando come accoglierà sul palco Carlo Conti e Leo Gassmann. Sul giovane interprete ha detto: “Racconteremo cos’è per lui e per i giovani la televisione, poi parleremo di suo padre e di suo nonno”.
In merito allo show, invece, il 79enne ha dichiarato: “Perché la Rai ha scelto me? Forse perché quando la televisione è nata (il 3 gennaio del 1954, ndr) io c’ero già. Sarà l’occasione per rivedere cose che ancora mi emozionano. Per noi cantanti Canzonissima, ad esempio, era l’alternativa al Festival di Sanremo e, forse, ancora più importante perché durava tre mesi”.
