La conduzione del prossimo Festival di Sanremo continua a d essere sulla bocca di tutti: ora diventa un altro show.
Nonostante non siamo più in aria di Festival, nell’ultimo periodo si è molto sentito parlare di Sanremo. La fine della conduzione e della direzione artistica di Amadeus, ora in procinto fra l’altro di lasciare la Rai, ha fatto partire la caccia al prossimo presentatore.
Al momento tra i nomi più gettonati per sostituire il mitico Ama ci sarebbe quello di Carlo Conti, sebbene a tal proposito sono stati spesso nominati anche Antonella Clerici, Alessandro Cattelan e Paolo Bonolis.
Ad ogni modo, per ora intorno alla prossima edizione della celebre kermesse musicale ci sarebbe ancora tanto mistero ed altrettanta confusione. Ciò che è certo, però, è che negli ultimi anni il Festival di Sanremo è andato incontro ad una drastica trasformazione. Ora, infatti, sarebbe tutto un altro programma…
Festival di Sanremo, addio alla gara canora: il cambiamento radicale dello show
Come abbiamo detto poco fa, negli ultimi anni il Festival di Sanremo sarebbe andato incontro ad un drastico cambiamento rispetto al passato. Siamo ormai lontani dalle edizione di Mike Bongiorno e Pippo Baudo, in cui a farla da padrona sul palcoscenico dell’Ariston era solo e soltanto la musica.
Adesso sembra che la gara canora sia passata in secondo piano, per fare spazio al genere del varietà nazional popolare. O perlomeno questo è quanto ha dichiarato Alessandro Cecchi Paone rispondendo alle domande di alcuni lettori di Nuovo Tv.
In particolare, Pippo da Catania all’interno della rubrica ha constatato come molto spesso le canzoni che non vincono Sanremo ottengano poi più successo delle altre, facendo riferimento ad esempio a Tuta Gold di Mahmood, che è tra i singoli più venduti del momento. Alla luce di ciò il lettore si chiede se in effetti ci sia qualcosa che non vada nel metodo di giudizio dei brani sanremesi.
A questa riflessione Cecchi Paone ha risposto: “La memoria ci insegna che è sempre stato così”. E subito dopo: “Perché il Festival di Sanremo non è più da molto tempo una vera gara canora. Più che altro, ormai, si tratta di un varietà nazional popolare con annessa vetrina musicale“. Una lucida e fredda analisi della realtà che, tuttavia, ha lasciato molti lettori di stucco.
“Non vince quasi mai il migliore” ha poi ripreso a scrivere il giornalista. “A incoronare l’artista che piace di più ci pensa, poi, il mercato. Come sempre succede” ha infine concluso Cecchi Paone. Basti pensare al caso di cantanti come Vasco Rossi, i Negramaro e Tananai che negli anni si sono piazzati in fondo alla classifica per poi essere premiati dagli ascoltatori.