Superbatteri in aumento: i medici lanciano l’allarme su una diffusione rapida e pericolosa. Scopri come questi microrganismi si trasmettono facilmente.
Dal 18 al 24 novembre, sventolerà la bandiera della lotta contro i “superbatteri“, la Settimana mondiale della sensibilizzazione antimicrobica (WAAW), una vera e propria maratona contro i microrganismi ribelli, che non si piegano più agli antibiotici come un tempo. E l‘OMS ha deciso di sparare a zero, rivelando cifre sconcertanti: nel solo 2019, quasi 5 milioni di vite sono state mietute da questi germi insensibili alla medicina moderna.
L’OMS ci getta in un vortice di dati, un’analisi globale pubblicata su The Lancet, che dipinge uno scenario angosciante. In Italia, oltre 11.000 vite vengono spente ogni anno per mano dei superbatteri, una devastante statistica che rappresenta un terzo delle perdite europee. E non è finita qui, perché l’ONU prevede che entro il 2050, i superbatteri potrebbero mietere un tributo di 10 milioni di vite, superando persino il terrore del cancro.
Sfida alla salute pubblica
Ma non è solo una questione di vite umane. Gli economi promettono di spazzare via danni miliardi di dollari, con il PIL globale che potrebbe subire una riduzione del 4 percento entro il 2050. E non è finita qui: si parla di un’aggiunta di 24 milioni di persone allo schieramento dei poveri del mondo , se non invertiamo la rotta.
Ma non tutto è perduto! L’OMS ha tirato fuori l’esercito pesante, rilasciando una guida piena zeppa di consigli pratici per contrastare questa minaccia. Lo sviluppo di nuovi antibiotici è un’epopea moderna, un viaggio lungo anni e costoso oltre l’immaginazione. Sono necessari fino a 15 anni e più di un miliardo di dollari per portare sul mercato un nuovo farmaco in grado di combattere queste minacce.
Ma l’OMS non si arrende. Ci offre una mappa per navigare in queste acque tempestose. L’igiene personale, la gestione responsabile dei rifiuti, l’uso parsimonioso degli antibiotici: sono le armi che possiamo brandire in questa battaglia.
Eppure, c’è ancora una macchia nel nostro quadro. L’Italia, purtroppo, è sotto i riflettori per la sua prescrizione eccessiva di antibiotici. Con una media di 28 dosi prescritte ogni mille abitanti, siamo ben al di sopra della media degli altri paesi OCSE. È un campanello d’allarme che non possiamo ignorare, una sfida che dobbiamo affrontare con urgenza e determinazione.
La Settimana mondiale della sensibilizzazione antimicrobica è un richiamo alla nostra coscienza collettiva. È una chiamata alle armi contro una minaccia invisibile, ma letale. È il momento di alzare la testa e combattere, per un futuro in cui la resistenza non sarà mai più la nostra sconfitta.