C’è assoluto bisogno di favorire l’incremento demografico. Ecco due bonus, uno da 500 euro per il bebè e uno da 1.000 per le coppie.
Lo chiamano inverno demografico. E ci siamo dentro fino al collo. Nascono sempre meno bambini. E per la società è difficile intervenire per invertire il preoccupante trend. Di fatto, l’Europa si sta spopolando, e l’Italia è uno dei Paesi del continente con la natalità più bassa. Colpa delle nuove esigenze sociali, certo, ma anche della grande e diffusa precarietà economica. Per questo, la politica cerca di rispondere con incentivi fiscali e bonus.
Ogni Governo, sia esso di destra o di sinistra, sente il bisogno di introdurre detrazioni fiscali o sussidi economici per le famiglie che hanno figli. Si tratta infatti di sostenere le famiglie, specie quelle giovani, e promuovere la natalità.
I bonus sono vari. Il Governo Meloni, per esempio, ha investito in varie agevolazioni per aiutare la coppie con figli, le famiglie monogenitoriali, le mamme lavoratrici e le nuove coppie che intendono creare un nucleo indipendente. Poi ci sono le iniziative regionali e locali. Il problema è infatti trasversale.
Ne soffrono spesso anche i piccoli Comuni, dove la popolazione invecchia inesorabilmente e le strade si svuotano di bambini. Per questo in molti Comuni con meno di 5.000 abitanti sono attivi bonus dedicati ai bebè o alle giovani coppie. A Ripacandida, in provincia di Potenza, il Comune ha stanziato fondi per concedere 500 euro di bonus a ogni nuovo nato.
E non solo. Il Comune ha anche deciso di offrire 1.000 euro per ogni nuova giovane coppia. Si tratta dunque di veri e propri sussidi tesi a contrastare il fenomeno di spopolamento che sta colpendo il paesino. Ripacandida non è l’unico Comune a trovarsi in questa situazione.
Il bonus da 500 euro per i figli è cumulabile per un massimo di 1.500 euro. Quindi il Comune può versare l’agevolazione per tre figli a famiglia. La domanda per il bonus va redatta in carta semplice e inviata, anche brevi manu, al Comune. I bonus sono richiedibili fino a 15 gennaio 2025.
Si può fare di più? Certo. Oltre ai bonus, la politica potrebbe intervenire per offrire ai genitori maggiori diritti sul lavoro. Spesso infatti i giovani non si sposano e non mettono al mondo dei figli anche perché ciò li penalizzerebbe dal punto di vista professionale.
In questo senso potrebbe essere utile garantire a tutti coloro che vogliono diventare o sono genitori la possibilità di bilanciare meglio le loro responsabilità familiari con il lavoro. Come? Innanzitutto attraverso la flessibilità negli orari, con lo smartworking, i permessi agevolati e altre iniziative ad hoc, come asili nido gratuiti o a costo contenuto.
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