Detrazione spese sanitarie e di assistenza con e senza legge 104: la normativa vigente prevede un rimborso. Ecco come ottenerlo.
Le spese sanitarie rappresentano un costo significativo per molti contribuenti, ma fortunatamente la normativa fiscale offre la possibilità di ottenere detrazioni per alleviare il peso finanziario legato alla cura della propria salute e quella dei propri familiari. Tuttavia, è fondamentale comprendere le regole specifiche stabilite dalla legge per massimizzare i benefici fiscali senza incorrere in errori che potrebbero portare a controversie con l’Agenzia delle Entrate. Proviamo a fare chiarezza su come muoversi con e senza Legge 104.
In base alla normativa vigente, le spese sanitarie sostenute sono detraibili nella misura del 19% per la parte che eccede l’importo di 129,11 euro. Questo include una vasta gamma di spese, tra cui prestazioni mediche, acquisto di medicinali, prestazioni specialistiche, analisi, terapie, ricoveri ospedalieri, cure termali, dispositivi medici e attrezzature sanitarie.
Le spese per le quali si ha diritto alla detrazione Irpef sono quelle relative a prestazioni rese da un medico generico, acquisto di medicinali da banco e con ricetta medica, prestazioni specialistiche, analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie, prestazioni chirurgiche, ricoveri per degenze o collegati a interventi chirurgici, trapianto di organi, cure termali, acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie.
Inoltre, sono detraibili, nella stessa misura del 19%, le spese di assistenza specifica, come assistenza infermieristica e riabilitativa, prestazioni rese da personale qualificato, educatori professionali e terapisti occupazionali.
Come ottenere la detrazione fiscale
Per ottenere la detrazione fiscale, è necessario conservare accuratamente tutte le ricevute e le fatture dettagliate delle spese sostenute, che devono indicare chiaramente la natura della prestazione e il relativo importo. Nel caso in cui la prestazione non sia resa da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale, è necessario fornire ulteriori prove di pagamento tramite versamento bancario, postale o altri sistemi di pagamento tracciabili.
È importante sottolineare che la detrazione per le spese sanitarie è personale e non può essere trasferita da un contribuente a un altro, a meno che il familiare non sia fiscalmente a carico del dichiarante. Tuttavia, le spese sostenute per familiari non a carico, ma con patologie che danno diritto all’esenzione dal pagamento del ticket, possono comunque essere detratte, purché la parte eccedente sia compatibile con l’imposta dovuta dal familiare non a carico.
In conclusione, comprendere le regole e i limiti delle detrazioni fiscali sulle spese sanitarie è essenziale per massimizzare i benefici fiscali senza incorrere in sanzioni o controversie con l’Agenzia delle Entrate. Con una corretta documentazione e un’attenta pianificazione, è possibile ottenere un sollievo significativo dai costi sanitari senza violare le disposizioni legali.