Al via la stagione della dichiarazione dei redditi. Non tutti sanno quali sono le spese sanitarie detraibili: ecco una guida utile.
Con l’arrivo della nuova stagione fiscale, torna il momento di affrontare la dichiarazione dei redditi. Tra gli aspetti fondamentali di questo processo vi è la detraibilità delle spese mediche sostenute nel corso dell’anno precedente. Ma come funziona esattamente? Quali sono le regole da seguire e quali documenti è necessario conservare? Ecco una guida completa su tutto ciò che bisogna sapere in merito.
Come ogni anno, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile il modello 730, destinato alla dichiarazione dei redditi per pensionati e dipendenti relativamente all’anno di imposta 2023. Tra gli allegati del modello, vi sono le istruzioni per la detraibilità delle spese, comprese quelle mediche. Vediamo quindi quali sono i passaggi da seguire, partendo dalle modalità di compilazione fino alla documentazione necessaria in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate.
È importante conservare con cura tutta la documentazione relativa alle spese mediche indicate nei righi E1, E2, E3 e E25. Ad esempio, per i medicinali, saranno necessari gli scontrini fiscali. Per certificati medici per varie finalità, serviranno ricevute fiscali o fatture rilasciate dal medico. Inoltre, è essenziale compilare correttamente il modello 730 e conservare accuratamente tutta la documentazione fiscale necessaria per garantire il rispetto delle normative vigenti e per evitare possibili inconvenienti durante i controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Le spese mediche detraibili vanno indicate nel Quadro E Oneri e Spese. Nel dettaglio, nel rigo E1, alla colonna 2 (Spese sanitarie), è necessario inserire l’intero importo delle spese sanitarie sostenute, sia per sé che per i familiari a carico. Si procederà quindi al calcolo della detrazione del 19% sulla parte che supera l’importo di 129,11 euro. Le spese relative a patologie esenti devono essere indicate nella colonna 1 del rigo E1.
Per quanto riguarda l’acquisto di medicinali, la detrazione spetta solamente se l’acquisto è certificato da fattura o scontrino fiscale. È fondamentale che dal documento emergano la natura e la quantità dei prodotti acquistati, il codice alfanumerico sulla confezione del medicinale e il codice fiscale del destinatario.
Nel caso in cui le spese sanitarie superino complessivamente i 15.493,71 euro, la detrazione può essere ripartita in 4 quote annuali costanti e di pari importo. Basterà barrare l’apposita casella, dato che il calcolo della rateizzazione verrà eseguito dall’assistenza fiscale.
Per quanto riguarda le prestazioni ammissibili alla detrazione del 19%, queste includono prestazioni chirurgiche, analisi, indagini radioscopiche, ricerche, applicazioni, acquisto o affitto di protesi sanitarie, prestazioni rese da un medico generico e acquisto di medicinali da banco o con ricetta medica, tra gli altri.
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